6.10.08

“Da culo”

LEGGERE ATTENTAMENTE QUANTO SCRITTO...può recare divertimento illimitato

E’ finita l’estate! Evviva! Freddo, gelo, fanga schifosa che ti si appiccica alle suole delle scarpe, neve sporca, e le foglie che cadono, la natura che deperisce, la festa dei morti, e il panettone e il pandoro, cene con i parenti, e la tombolata e a carte fino a sera tardi, un capodanno di merda, e poi gennaio, febbraio, gli esami, ghiaccio che entra fin dentro le ossa e spezza la poca connettività che il vostro cervello vi concede. Sarete contenti! O no?
Beh io sì. Se non altro è finita la stagione cinematografica estiva. E poche cose al mondo riescono a farmi così felice (in classifica veloce: sesso appagante per entrambi, vittoria squadra del cuore, sesso appagante per me e basta, più vittoria squadra del cuore).
Nessuno si aspetta molto dalla stagione estiva ed è ormai assodato che il trittico giugno – luglio – agosto sia nefasto per chi voglia vegetare con i pop corn i mano. C’è stato qualche miglioramento rispetto agli anni scorsi? E’ una domanda complessa, ma una sintesi della sua difficile risposta può essere recuperata nella parola “no”.
Ma che diritto hai tu, di affossarmi così tutti i film di questa estate? Come ti permetti? Chi ti credi di essere? A me Wanted è piaciuto!
Hai perfettamente ragione, amico lettore (tranne sull’ultimo punto, in quel caso mandami una mail e ti fornirò il numero di un ottimo specialista). Non avrei alcun diritto di parlarne se questa estate non avessi subito ogni singolo film sulla mia pelle che neanche nei sogni biblici di Mel Gibson.
Ebbene, senza scendere nei particolari a causa di un problema tecnico (sono ancora sulla lista terroristi dall’undici settembre) non sono riuscito ad andare in vacanza come avrei voluto ed ho, quindi, sfruttato ho uquest’estate per punirmi con uno schermo da cinquanta pollici.
Quello che segue è il racconto del mio calvario. Mio e di chi, come me, ha avuto la sfortuna di sedersi su una poltrona (laterale in basso, perché sti stronzi quella in alto al centro non te la danno mai) a godersi la ricca premiere cinematografica estiva.
Indiana Jones e il pensionamento anticipato (29/05/2008, costo biglietto 6.75€, carta studenti? Sa dove può mettersela? Ben gentile.)à Indy torna più caparbio che mai. Divertimento, avventura, tensione, amore! Non è vero. C’è solo un vecchio, il ragazzino che giocava con i Transformers e Cate Blanchett con la parrucca di Uma Thurman in Pulp Fiction. Il buon Harrison Ford è scritturato anche per un seguito dallo stesso titolo. Farà il teschio.
Speed Racer (01/06/2008 costo biglietto 5.50€)à Pessima mossa da parte mia. Ricordo solo colori sgargianti e anziani signori allo spettacolo del pomeriggio che morivano in preda ad attacchi epilettici. Comprate della droga. Costa meno ed è più divertente.
E Venne il Giorno (20/06/2008 costo biglietto 6.75€, carta giovani? Lei non è giovane. Ma ho ventidue anni! Non importa, ne dimostra quaranta)à Shyamalan s’è bevuto il cervello. Alcuni lo ritengono un genio, altri un individuo affetto da potenti carenze artistiche. La verità sta nel mezzo? No, c’hanno ragione i secondi.
3ciento (30/06/2008 costo biglietto, gratis!)à L’unica consolazione è che non ho dovuto pagare per farmi rovinare la giornata. E’ difficile far ridere al giorno d’oggi. Ancor più difficile è deprimermi con una commedia. Treciento centra l’obbiettivo come il Tiger Woods dei tempi d’oro. E’ così che nascono gli assassini seriali. Grazie a questi film.
Wanted (6/07/2008 costo biglietto 6.00€)à Angelina Jolie vale sempre un passaggio sul grande schermo. Ma YouPorn ha ormai a tal punto saturato la mia necessità di nudo integrale da vanificare l’unico motivo per cui mi sono trascinato in sala. Il film tratta di gente che trova gusto nel far curvare le pallottole o tagliare con esse le ali alle mosche(togliendo, per altro, tutto il gusto della tortura degli insetti). Contenti loro.
Hellboy2 (20/07/2008 costo biglietto 6.75€)à Cosa succede quando un geniale scenografo vuole fare il regista? Succede Hellboy, Hellboy due, Il Labirinto del Fauno, Dal Tramonto all’Alba. Non ha la sostanza di Batman ed impallidisce al confronto con il cavaliere oscuro, ma non è malvagio.
Le Cronache di Narnia: Il principe Caspian (14/08/2008 costo biglietto 8.00€ senza saperlo finisco alla prima, il mio portafoglio non me la perdona)à Per quanto sia uno spasso visivamente e sia sempre divertente farsi quattro risate alle spalle del povero Castellitto imbracato nel costume del Gladiatore il film ha come caratteristica una sceneggiatura inquietantemente sterile che al posto di divertire intontisce.
Funny Games (16/08/2008 costo biglietto 6.00€)à Combatto il mio odio per…beh, praticamente tutto il cast e mi vado a vedere questo remake dell’omonimo film da parte dello stesso regista (Haneke). Sono tormentato dal cercare di capire a) Se è un remake di un film che hai già diretto e lo fai preciso identico non è un modo furbo per non lavorare? b) Come ti fa sentire, artisticamente parlando, sapere di essere uno dei pochissimi registi nella storia del cinema ad aver diretto un film identico al precedente riuscendo a farlo ancora più brutto?
Non è terribile, se uno si ricorda l’originale (e il suo efferato sadismo underground), per gli altri è semplice violenza priva di cognizione di causa e diretta con imbarazzo.
Kenshiro: la leggenda di Hokuto (20/08/2008 costo biglietto 6.75€)à “Alto centrale?” “Sì grazie” “Mi spiace c’è solo basso laterale”. Mi strappo la maglietta ed esibisco maestose cicatrici che compongono il disegno dell’Orsa Maggiore. “Uata-ta-ta-ta-ta-ta-ta-ta!” sbotto furiosamente stendendo in una gragnola di pugni la povera cassiera del cinema. “Uatà!” fuori un assistente. “Uatà!” spazzato via un altro. Fulmineo balzo contro la maschera “Ziiiiin! Ho colpito un tuo punto di pressione. Sei già morto!”. Dietro di me solo sangue e cervella. Il film provoca un’altra strage. Curato, ma poco fedele al cartone e seppur saturo di quell’atmosfera tamarra che piace a noi, perde quel non so che de “El Rambo japponese” che ha allietato la nostra virilità sin da fanciulli.
Quindi? Nessun superstite?
No, non direi. Si salvano in tanti: il delizioso Juno, l’appassionante Batman (che dura come l’invasione dell’Iraq e vanta un protagonista la cui voce è presa paro paro da “Mezzanotte, ascolta Gay dal vivo), il sorprendente Iron Man e, per una volta, il cinema italiano fa la sua porca figura regalandoci Gomorra e Il Divo che da soli valgono la veglia sul letto di morte della nostra cinematografia.
Due giorni fa. Pioveva. Esco dal cinema (piacevolmente non sorpreso da Burn After Reading dei fratelli Cohen), a pochi passi da me, in branco, tre ragazzi imbottiti in giubbotti gonfiati dal loro stesso testosterone chiacchierano di cinema. Di un film di quest’estate. Non riesco a capire quale.
“T’è piaciuto?” fa uno.
L’altro lo guarda bovino attraverso le lenti buie dei suoi RayBan .
“Da culo”.
Appunto. L’estate è finita.

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