4.11.08

NO COMMENT


Hei girrrrls!! Buon inizio di settimana a tutte(/i)! Hanno cercato di fermarmi sabotando i tacchi dei miei stivali nuovi (i miei stivali nuovi!!!), hanno provato a censurarmi “condendo” la mia quotidiana tisana rilassante (e ce ne vuole a fiaschi quando si ha a che fare con colleghi del genere…e pure maschi!), hanno minacciato di sequestrarmi makeup e piastra per farmi tacere (meschini!!), ma per voi ragazze io non ho mollato, ho resistito impavida e fiera di fronte ai loro soprusi e allora eccomi di nuovo qui, imperterrita e più vendicativa che mai, pronta ad espugnare come ogni settimana insieme a voi, mie prodi truppe di scintillanti armature rosa vestite, il fortino tutto al maschile di Sbloggy: liberiamolo dal grigiume del “viril pensiero” ed invadiamolo con una salubre ventata di quel che di femminile che, com’è noto, non guasta mai e con una fresca sferzata di novità made by women for women...but not only!
Alla carica ragazze!!!
Ho bisogno di conforto: capita anche a voi, care amiche, di provare, solo un po’, ogni tanto, piano piano, ad instaurare con il vostro ragazzo o compagno o marito (…forza ragazze, lo so, “l’è düra”: sono con voi!) o amante (avete capito tutto dalla vita, siete il mio orgoglio!!) o friend with benefits (esemplare maschile comunemente conosciuto anche con il nome di “trombamico”) una qualche sorta di C-O-M-U-N-.I-C-A-Z-I-O-N-E o una qualsivoglia specie di C-O-N-V-E-R-S-A-Z-I-O-N-E (no, non ho sbagliato: faccio lo spelling di queste due parole dall’arcano significato per i proprietari del cromosoma XY, in modo da cercare di facilitarne la comprensione ai maschietti ed ovviare alla loro proverbiale inabilità a riguardo)?
Si? Ci avete provato? (Ci abbiamo provato tutte!) E come risposta non avete ottenuto altro che (scegli l’opzione più adeguata!):
a) una specie di suono sordo, cacofonico, una specie di rutto da malfamata osteria di paese e che niente aveva a che fare anche con un linguaggio di umana natura;
b) sentirlo improvvisamente parlare in una lingua a voi sconosciuta, probabilmente appartenente ad un’antica civiltà dell’America Latina ormai scomparsa a seguito di un’eruzione vulcanica;
c) l’inesorabile compagnia del silenzio.
Qualsiasi sia stata la tua risposta, cara amica, come minimo ciò che devi aver provato dev’essere stato un sentimento che oscilla da una rabbia montante e cieca nei confronti di quello che dovrebbe essere il tuo lui e che invece scopri non si sforza un minimo per cercare di venirti incontro e di avere un dialogo con te (rabbia che ti avrebbe trasformata in una specie di Rambo che lo avrebbe ridotto alla una consistenza di un omogeneizzato se non fosse per il tuo magistrale self contol), al più profondo sconforto, quello di chi vede di fronte a sé un muro invalicabile di cui magari se ne fa pure una colpa (guai a te sorella!! Non è colpa tua, e anche se dovesse essere, non solo!!).
Ebbene, esiste davvero un’incomunicabilità così dilagante tra i sessi? Parliamo realmente lingue così diverse? I nostri sistemi comunicativi sono così irrimediabilmente incompatibili? E tutto questo anche tra persone che hanno scelto di percorrere un pezzo, più o meno lungo, della loro vita insieme e che quindi, presumibilmente, dovrebbero avere un se pur minimo interesse a voler comunicare tra loro?
Io dico che volere è potere: non c’è niente di più difficile che cercare di comunicare con chi non vuole comunicare. Se maschio e femmina hanno due codici comunicativi diversi, non è per questo detto che siano anche inconciliabili, ovviamente se c’è la reale volontà di entrambi che questo non avvenga: se vogliamo i sottotitoli per capirci ci sono, eccome!! Basta volerlo!
E allora, care le mie lettrici e cari i miei lettori di buona volontà, vi dico: “I have a dream! Sogno un mondo nuovo, di speranza, nel quale maschi e femmine, uomini e donne, bambine e bambini, parlino tra loro e comunichino insieme in un’unica lingua conosciuta e condivisa!!”.
(I maschietti sono quindi pregati di iscriversi ad un corso di lingua italiana il prima possibile!!)J

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