Buongiorno a tutti,
Innanzitutto ci scusiamo per il nostro assenteismo degli ultimi giorni, ma ora promettiamo che le interruzioni saranno ridotte(a meno che non ci siano imprevisti, come relamente ci sono stati in questi giorni).
Oggi parleremo di pubblicità, e precisamente di un caso controverso riguardo uno spot/pseudo-spot che avrebbe dovuto "passare" dalla rete televisiva musicale MTV.
Ora vi mostriamo il video che presenta l'oggetto in questione ed inroduce il problema che è sorto attorno a questa sorta di "pubblicità progresso" fantomatica o presunta tale...
Premettiamo che la discussione attorno a questo spot nasce intorno al 2004 quando il file di questo video comincia a girare tra gli utenti della rete...Il motivo della discussione fu la condanna e quindi censura del video, che da certa passò a presunta.
Noi di Sbloggy ci siamo appassionati alla vicenda e abbiamo cercato informazioni al riguardo, trovando così interessanti risvolti:
L'agenzia alla quale è attribuita la serie di immagini è la brasiliana Age, di San Paolo, il cui sito è qui. Il fatto che si tratti di un'agenzia brasiliana rende improbabile che vi possa essere stata un'azione di censura da parte del governo statunitense. A giudicare dal nome del committente, "MTV Magazine", non si tratterebbe di una campagna televisiva ma di una serie di immagini pensate per una campagna sulla carta stampata, come del resto suggerito anche dalle dimensioni dei caratteri delle diciture.
La campagna fu effettivamente approvata dal cliente dell'agenzia e pubblicata in Brasile. Gli spot furono usati anche come forma di marketing virale inviandoli via mail a molte persone in Brasile e in altri paesi. Gli spot, dice l'agenzia, non furono mai banditi negli Stati Uniti, soprattutto perché non furono pubblicati in quel paese. La campagna, inoltre, era esclusivamente a mezzo stampa, quindi nulla di televisivo, e la versione inglese fu realizzata dall'agenzia per inviarla a varie pubblicazioni, come la rivista Archive, e per partecipare ai festivali delle pubblicità.
....Concludendo
l'inesistenza di un divieto di pubblicazione da parte del governo USA e il fatto che non si trattava di uno spot televisivo si sono rivelate le conclusioni più attendibili a questo strano caso. (info da
il disinformatico )
8.6.08
Sbloggy e-detective
Etichette: brasil, brasile, censura, manifesto, MTV, pubblicità progresso, spot, twin towers, USA
Pubblicato da M.A. alle domenica, giugno 08, 2008
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2 commenti:
Pubblicità regresso: quella dei morellato gioielli morellato sempre in onda dopo il moto gp...ad un certo punto fa "..il lusso TI circonda.. e TU hai scelto di farne parte..".
Mi chiedo io..che cazzo vuol dire una frase del genere?? A chi si rivolge questa pubblicità..non credo proprio che i centauri appassionati di Rossi & Co siano circondati dal lusso.
Rimango basito..boh..
Lux
Complimenti per l'arguto gioco di parole... +non possiamo che condividere il tuo pensiero e magari impegnarci ad individuare altre "pubblicità regresso"
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